Field Experience online con We World–GVC per il Master PMC

Field Experience online con We World–GVC per il Master PMC

La Field Experience è una parte fondamentale del percorso di apprendimento dei nostri Master. È un’opportunità per mettere in pratica le abilità dei nostri studenti e per migliorare le loro competenze progettuali supportando la risoluzione di situazioni problematiche presenti sul territorio insieme ad una ONG partner .

Il 2020 ha visto la fruttuosa collaborazione tra Social Change School e WeWorld-GVC, che hanno organizzato insieme la Field Experience coinvolgendo i corsisti del Master PMC – Project Management for International Cooperation in un’identificazione partecipata del progetto.

A causa della pandemia COVID-19, le attività che erano originariamente previste per svolgersi sul campo sono state invece realizzate a distanza, dal 31 agosto all’11 settembre. L’elaborazione dei risultati finali e degli output è avvenuta a settembre 2020. Anche durante la pandemia, la Scuola ed i suoi corsisti hanno potuto fornire i risultati promessi e raggiungere gli obiettivi didattici.

L’esperienza è stata seguita dal Training Team di Social Change School, composto dal Direttore del Master PMC Alessio Di Carlo e dal membro dello Staff Didattico Marinella Pellé.

Scopo della collaborazione tra SCS e WeWorld-GVC era l’individuazione di una nuova proposta interna nel settore delle Migrazioni nel contesto tunisino, più precisamente nel Sud del Paese.

La fase di identificazione è cruciale per lo sviluppo di tutti i progetti, poiché coinvolge potenziali stakeholder e gruppi target. Lo scopo della loro partecipazione è stao quello di identificare l’obiettivo dell’azione, analizzare i problemi da cui queste parti potrebbero essere interessate e raccogliere le informazioni necessarie per procedere alla fase di formulazione L’obiettivo del lavoro dei nostri studenti è stato quindi quello di dare un forte contributo a questa fase, supportando WeWorld-GVC in un processo partecipativo che verrà implementato per disegnare una proposta progettuale efficace.

A tal fine, le attività sono state plasmate utilizzando il Community Protection Approach (CPA), elaborato e implementato negli anni da WeWorld-GVC come strumento di community engagement e empowerment per lo sviluppo di programmi di protezione integrata multi-stakeholder.

Il Community Protection Approach – CPA – è il risultato di una ricerca continua e guidata dall’azione condotta da WeWorld-GVC e iniziata nel 2013, con la collaborazione dei principali partner umanitari e di ricerca nelle crisi protratte. Il CPA, attualmente alla sua terza revisione, fornisce una serie sistematica di strumenti operativi per aid workers e operatori umanitari a progettare progetti e programmi e a orientare la coerenza e la complementarità su base territoriale con altre azioni multisettoriali nell’ambito di un framework di Integrated Protection.

Lo scopo dell’intero processo è stato quello di valutare l’applicabilità e la declinazione del CPA nello specifico contesto di interesse.

“Nonostante le impostazioni remote” ha commentato Marinella Pellé, membro dello Staff Didattico della Scuola, “la Field Experience realizzata in collaborazione con WW-GVC Tunisia è stata un’opportunità di apprendimento e pratica inestimabile per gli studenti del Master PMC. Non solo hanno potuto entrare in contatto con stakeholder reali e svolgere un’analisi di contesto concreta – applicando le conoscenze e le metodologie acquisite durante il percorso master, ma sono stati anche in grado di lavorare con strumenti specifici e approcci innovativi. La Field Experience in remoto ha inoltre fornito agli studenti una dimostrazione pratica di ciò che vuol dire gestire un progetto a distanza nel campo umanitario e dello sviluppo“.

Come espresso da Nick Gianni, Linking Relief, Rehabilitation & Development (LRRD) Officer presso WW-GVC Tunisia, “La Field Experience in remoto condotta dagli studenti del Master di SCS non è stata solo un’esperienza di apprendimento che ha familiarizzato il gruppo con le nostre metodologie per l’analisi del contesto (un processo parte della nostra programmazione per l’Integrated Protection), ma ha anche dimostrato l’adattabilità del CPA a gravi contesti di protezione che coinvolgono migranti. Questo ci fornisce un trampolino di lancio dal quale possiamo esplorare ulteriormente le possibilità di programmazione congiunta nel sud della Tunisia “.

Francesco Michele, International Advocacy & Innovation Unit Coordinator presso WeWorld-GVC spiega che “Un aspetto fondamentale del CPA è la sua adattabilità a diversi contesti complessi; l’esercizio degli studenti è stato fondamentale per la ricerca-azione di WeWorld-GVC per testare il CPA e razionalizzare meglio gli strumenti e la metodologia. WeWorld-GVC è stato molto soddisfatto di vedere come gli studenti siano stati in grado di comprendere il CPA e, insieme agli attori chiave che lavorano con i migranti in Tunisia, come abbiano proposto elaborazioni pratiche per contestualizzarlo“.

I due obiettivi dell’esercizio raggiunti dagli studenti sono stati: la contestualizzazione del CPA all’interno di un ambiente specifico che coinvolge i migranti e le comunità ospitanti e l’identificazione di ulteriori interventi che WeWorld-GVC può intraprendere. Il report finale ha riconosciuto le particolari sfide nella partnership con altri stakeholder, raccomandando la mobilitazione delle risorse e il rafforzamento delle capacità delle ONG/OSC nazionali e delle autorità locali, con particolare attenzione agli attori che lavorano nello specifico con i gruppi di migranti.

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