Il fundraising si fa in abito da sera. Una cena di gala per la Siria.

Rassmea Salah | 28 maggio 2013

 

Più di 75.000 morti accertati. Ma il numero ufficioso si aggira intorno ai 100.000.

1,4 milione di rifugiati giunti nei paesi limitrofi. Una cifra nettamente superiore alle previsioni che è, secondo gli ultimi dati dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), in continuo aumento. Circa il 51% ha meno di 18 anni e il 76% e’ costituito da donne e bambini.

Il più alto numero di rifugiati si trova in Giordania (448.370), seguono il Libano (441.394), la Turchia (313.689) e l’Iraq (137.657).

Sono gli esorbitanti dati che raccontano l’immane tragedia che si sta consumando in Siria da due anni a questa parte, nella quasi totale indifferenza del mondo.

Cosa fare per poter cambiare le cose? Come contribuire a migliorare di vita di quelle persone che hanno perso tutto?

Islamic Relief Italia* (IRI), organizzazione umanitaria indipendente nata per sostenere le popolazioni vittime di conflitti e di disastri naturali e attiva in più di 30 paesi del mondo con i suoi progetti di sviluppo, ha organizzato, sabato 20 aprile, all’Hotel B4 di Milano, una cena di gala per raccogliere fondi per la Siria, invitando tutta la comunità islamica di Milano e l’Associazione dei Giovani Musulmani d’Italia.

Il responsabile IRI, Yassine Baradai, ci racconta com’è andata.

“Abbiamo raccolto più di 50.000 euro in una sola sera. Non ce lo aspettavamo, visto che era il primo evento del genere. Diciamo che non puntavamo molto in alto , avevamo pensato ad una cifra ragionevole di 25 mila euro, ma desideravamo di più per la Siria ed è quello che è successo, quindi siamo davvero molto contenti per aver ricevuto il doppio di quello che ci saremmo aspettati”.

 

Quanti progetti avete portato avanti negli ultimi 2 anni in Siria?

“Un’infinità, il più importante è quello del soccorso umanitario sui confini della Siria, come quelli turco, giordano, iracheno e libanese, oltre ai campi profughi all’interno dei paesi stessi: ci occupiamo delle prima necessità (medicinali, tende, alimenti, abbigliamento).

 

Questi 50.000 euro a cosa serviranno?

Sicuramente ad aiutare tante famiglie, con un rifugio, un pacco cibo e quant’altro possa essere utile.

 

Voi siete molti attivi anche nel Sostegno a distanza dei bambini abbandonati, quanti ne avete sostenuti di bimbi siriani negli ultimi 2 anni?

Per ora abbiamo sostenuto 500 orfani dall’Italia, contribuendo così nel nostro “piccolo” a raggiungere la cifra di 28.000 a livello internazionale.

 

Islamic Relief Italia  http://www.islamic-relief.it/

(Partner di Islamic Relief Worldwide (IRW),

fondata a Birmingham nel 1984)

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