#StoriedalCampo: Ida e la sua start-up innovativa Sociallending

Ida Meglio dopo il suo percorso di Master in ASVI Social Change ci racconta la sua storia dal campo, il campo dell’innovazione a vocazione sociale. Una storia di successo, di grandi soddisfazioni, di riconoscimenti e di bei progetti per il prossimo futuro.

“La mia storia, che non tutti conoscono, è questa:

Sociallending è una mia intuizione nata nel corso di una tesi di master in Management dell’Impresa Sociale presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale (UNICLAM).

Poco prima di entrare in Asvi Social Change, nel preparare la tesi, ho avviato i miei studi proprio partendo dal libro Social Innovation e Social Business a cura di ASVI Social Change, in particolare musa ispiratrice è stato il capitolo sul Business model canvas per imprese sociali scritto da Alessandra Moscatelli e Stefano Supino, in cui veniva analizzata la declinazione del Social Canvas per il microcredito con l’esempio di Grameen Bank, Kiva e MCY4.

Una volta in Asvi Social Change, col master MES in Social Business e Social Innovation, ho iniziato a progettare il mio Social Business, basandomi sempre su coloro e su ciò con cui avevo iniziato e usufruendo anche di ottimi consigli dal corpo docenti; in particolare oltre i nomi che già ho fatto un grosso aiuto l’ho ricevuto anche da Chiara Buongiovanni per quanto riguarda la creazione di una community e partecipazione attiva, fondamentale nel crowdfunding,  e da Maria Carla Cardelli per quanto riguarda l’aspetto corporate fundraising

Questo percorso e l’incontro con queste persone mi hanno portato a fondare l’associazione Sociallending, presto startup innovativa a vocazione sociale e a progettare la piattaforma di Crowdlending sociallendingitalia.net su cui sto lavorando, non più da sola, ma in squadra, avendo creato un team affiatatissimo proprio con le due persone da cui ho avuto l’idea (Alessandra Moscatelli e Stefano Supino).

Cosa è ora SociallendingItalia.net:

SociallendingItalia.net è una piattaforma di Crowdfunding basata sul Prestito Sociale (P2P Lending). Incentrata sul Social Networking e su una logica di disintermediazione ­finanziaria, la piattaforma offre ai giovani italiani e stranieri di seconda generazione, residenti in Italia, che intendono avviare microimprese o intraprendere attività di autoimpiego, l’opportunità di usufruire di micro prestiti anche a tassi di interesse simbolici, previa attenta valutazione della business idea e un successivo accompagnamento formativo mirato alla generazione e/o all’irrobustimento delle competenze imprenditoriali.
Attraverso la sua attività, SociallendingItalia.net intende:

1) Contrastare l’effetto che il Credit Crunch ha avuto sull’accesso; al credito di individui che, pur desiderosi di intraprendere, mancano, in un contesto di vincoli più stringenti, di garanzie e di risparmi adeguati;

2) Creare occupazione tra i giovani italiani e stranieri;

3) Agevolare, attraverso l’autoimpiego e la microimprenditorialità, l’inclusione sociale di categorie a rischio come NEET (Not in Education Employment or Training).

Il team oltre a me, che curo gli aspetti collegati al mondo del finanziamento dal basso e del crowdfunding, è composto da Alessandra che segue la piattaforma e la digital e community strategy e da Stefano che, come docente di Entrepreneurship and Innovation ad UNICLAM sta seguendo la fase di startup ed è Advisor di Sociallending; in più ci avvaliamo della collaborazione di Lucio Meglio – sociologo e anche lui docente di UNICLAM – e di esperti legali sempre collegati alla medesima università. Devo un ringraziamento speciale all’ateneo di Cassino in quanto mi sta aiutando a sviluppare la mia idea e a realizzare il mio sogno. Sociallending è infatti ufficialmente incubata in qualità di startup a vocazione sociale presso l’ImprendiLab – il laboratorio di cultura e metodologie imprenditoriali di UNICLAM – diretto dal professor Francesco Ferrante.   

Al mio team va un profondo grazie: mi ha supportato nei momenti difficili con serietà, amicizia e rigore. Il cammino di una startup è sempre irto di ostacoli, ma crederci e lottare fino in fondo per le proprie idee permette, a volte, di raggiungere mete inaspettate. Dopo l’ingresso nell’ImprendiLab, ho realizzato e raggiunto una campagna di reward crowdfunding sulla piattaforma WithYouWeDo di TIM. Sono stati giorni difficili e di lavoro incessante, ma alla fine sono riuscita a conseguire questo importante obiettivo. Le soddisfazioni sono aumentate quando la mia startup è stata inserita, grazie alla menzione “Nuove Tecnologie” di Riccardo Luna,  tra le 100 Storie di Creatività del Volume e Portale Lazio Creativo 2016. Ad aprile del 2016 Sono stata poi partner del Crowdfest 2016, il primo festival italiano del crowdfunding. Last but not least,  sono stata recentemente chiamata a far parte della delegazione italiana che il prossimo settembre parteciperà alla conferenza europea “Crowd Dialog Europe.

Questa è la mia storia. Questo è il mio percorso. Questa è Sociallendingitalia: la mia startup. Questo, in definitiva, è il mio piccolo tentativo di trasformare il mondo in un posto migliore.”

Photo Credits Antonio Barrella 

 

Torna in alto