Fondi Europei : il tempo per l’innovazione è già scaduto? (parte 2 / 3)

Filippo Addarii | 25 luglio 2013

 

La mia impressione generale è che siano stati avviati molti cantieri che possono fare fiorire questa industria rilanciando la crescita e il lavoro in Europa, ma l’evoluzione dei lavori procede lentamente perché questo è diventato terreno di scontro per diversi gruppi d’interesse, soprattutto tra i rappresentati dell’economia sociale tradizionale – cooperative, mutue, e fornitori non profit del welfare state – e tutte le nuove forme d’imprenditorialità sociale che emergono ovunque in Europa, ma che ancora non hanno trovato una forma coerente e unitaria per dar voce alle proprie esigenze e bilanciare le richieste dei lobbisti del sociale avvezzi alle negoziazioni estenuanti nei corridoi di Bruxelles.

Tanto è vero che anche questa volta non sono mancate cene e incontri dei diversi gruppi di interesse prima e dopo la riunione ufficiale del GECES.

Sono tutti preoccupati perché non hanno più il controllo del processo.

Comunque il punto del programma che ha occupato metà della giornata è stata la conferenza che la Commissione vuole organizzare a Strasburgo il 16 – 17 Gennaio dell’anno prossimo. Così come avevano già fatto per il lancio della Social Business Initiative nel Novembre del 2011, la Commissione si prepara a un nuovo evento grand public.

Questa volta però con una prospettiva di adesione tre volte più grande del primo. Infatti vogliono riunire 2000 delegati.

Si può criticare la Commissione per tutto eccetto che per la capacità di organizzare eventi di questa taglia così come un tempo facevano i regimi per guadagnarsi il consenso popolare. In fondo è più facile organizzare eventi che fare riforme, non è vero? 

Di sicuro questa sarà l’occasione per produrre un manifesto per il prossimo Parlamento e Commissione sperando che questi ultimi non rivolgano la propria attenzione altrove. Detto questo, però, anche da quest’ultima riunione del GECES ho portato a casa un risultato.

La campagna iniziata da Euclid Network per estendere la SBI ai programmi dell’Unione Europea al di fuori dell’Unione ha finalmente ricevuto risposta dal Commissario Fule che integrerà le nuove politiche nei programmi a favore dei paesi di prossima adesione: Balcani e Turchia (http://euclidnetwork.eu/component/content/article/1100-commissioner-fuele-supports-social-innovation-and-social-entrepreneurship-in-the-western-balkans.html).

Il tema sarà discusso anche a Strasburgo dove spero di allargare ulteriormente il raggio d’azione ai paesi del Mediterraneo, dell’Est, a quelli in via di sviluppo, alle economie emergenti e, perché no, alla negoziazioni per un accordo commerciale quadro con gli Stati Uniti.

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