Violenza sulle donne … a che punto siamo?

di Francesca Cocchi | 27 agosto 2013

 

La violenza sessuale contro le donne continua a essere una delle forme più brutali di violenza di genere e allo stesso tempo è sempre più un argomento tabù. Ricerche mostrano che la grande maggioranza dei crimini sessuali non viene denunciata.

I dati ufficiali sulla violenza sessuale sono difficili da trovare e gli studi sugli abusi contro le donne sono generalmente molto deboli riguardo alla violenza sessuale. In generale, nella maggior parte dei paesi europei, i servizi per donne vittime di violenza sono pochi o assenti.

Queste le parole introduttive dell’ “EWL Barometer on rape in the EU 2013”.

Interessante vedere come nel documento vengono delineate singolarmente le situazioni dei diversi stati europei: a tal proposito mi sembra necessario porre l’accento sulla situazione italiana, che comunque è considerata, per quanto riguarda l’aspetto legislativo, corrispondente alle misure standard dell’UE, anche se scarsi sono i dati, reperibili sul territorio, sulle donne vittime di stupro.

Per dare un quadro, anche se sintetico, fondamentale è ricordare che, secondo la legge 66/1996, approvata a seguito di battaglie delle femministe durate più di venti anni, lo stupro è “un crimine contro la persona”, posto dal legislatore all’interno di un’unica ipotesi di reato denominata “atti sessuali” e non più uno dei crimini contro la morale pubblica, il buon costume e la dignità personale. L’intento è, dunque, quello di tutelare l’integrità fisica e psichica dei soggetti. Importante sottolineare il ruolo degli articoli 609-bis e 609-ter del codice penale che pongono circostanze aggravanti per il medesimo reato. La legge è importante, tra gli altri motivi, anche perché prevede il reato di violenza di gruppo, oltre a prevedere disposizioni per la protezione della privacy della vittima.

La mancanza di dati circa il reato di violenza sessuale è endemica in Italia. Le risposte che vengono date non possono essere considerate soddisfacenti. Fondamentale però è ricordare che verrà finanziata nel 2013 una nuova indagine riguardante la violenza contro le donne e inoltre che vi sono indagini a questo proposito condotte dall’ISTAT, dal Ministero della Giustizia e dalle procure.

Per saperne di più: http://www.womenlobby.org/spip.php?article5119&lang=en

 

 

 

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