Il Festival raccontato da … ASVI

festival fundraising 1Anche quest’anno é andato in onda con successo il festival del fundraising, la più importante manifestazione che vede protagonisti i fundraiser italiani. Una kermesse che é evento formativo ma anche motivazionale. Su questo ultimo aspetto, quello della motivazione, il festival é sempre stato una grande occasione per sentirsi “gruppo”, laddove nella vita di tutti i giorni la competizione e la mancanza di punti di riferimento di “categoria” ci rende spesso solitari professionisti e consulenti, facendo affidamento sulle capacità del singolo di fare networking.

Il networking é probabilmente il valore aggiunto più importante del festival, sia per i giovani fundraiser che per i professionisti di lunga data. Il contatto coi colleghi e con i relatori contribuisce a rendere interventi e workshop una occasione di confronto e sviluppo immediato, il tutto a vantaggio della possibilità in concreto di applicare poi nel lavoro di ognuno le best practices e le buone idee.

Tornando al tema della “categoria” credo sia proprio sulla rappresentanza della professione del Fundraiser che andranno puntate le prossime sfide di soggetti come ASSIF (presente al festival con un suo desk) ma anche di tutti coloro che si occupano di formazione, che contribuiscono a formare ogni hanno centinaia di nuovi fundraiser che poi con meno facilità trovano una “piattaforma” che li sostenga nei mesi o anni successivi.

Sull’aspetto della formazione sono molti gli spunti che il festival solleva. Prima di tutto le figure dei relatori. La necessità di mettere insieme un programma completo e rispondente alle attese di chi partecipa si concretizza con la presenza abbastanza costante di alcune figure ed organizzazioni che ogni anno, o periodicamente, vengono riproposte nel programma.

Molte anche le novità nei modulo formativi e in assoluto apprezzo molto l’apertura a workshop che si occupano di attività di “nicchia” perché spesso sono quelli che offrono gli spunti più incessanti anche a organizzazioni molto grandi.

Di fatto il tema del confronto delle nuove frontiere del Fundrasing (sociale e crowd) rispetto alle modalità e strategie “classiche” di raccolta fondi é tangibile, si rispecchia nel variegato panel dei relatori, ed é vivissimo tra chi partecipa.

Non posso non citare la plenaria finale, veramente degna delle migliori iniziative anglosassoni del genere! É il momento in cui più forte é stata la sensazione di essere veramente una forza innovativa, noi che ogni giorno facciamo di tutto per permettere a tante attività sociali di potersi realizzare.

In fondo il nuovo welfare sta veramente nelle nostre mani.

Per il prossimo festival spero che ci possano essere, oltre ai miglioramenti che ogni anno verifichiamo (quest’anno nuova sede, a mio avviso molto piú funzionale), anche spazi che diano veramente il senso di una professione che nei prossimi 360 giorni che mancano alla prossima edizione deve trovare un riconoscimento pubblico che ancora oggi fatica ad avere o ha in maniera a volte distorta.

Massimo Pesci – direttore Master ASVI in Fundraising Management

 

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